L’amica geniale.

L’amica geniale, di Elena Ferrante.
L’amica geniale, di Elena Ferrante.

L’amica Geniale, di Elena Ferrante. Un romanzo del 2011 che da qualche tempo sta raggiungendo vertici d’importanza e notorietà e non solo per il passaggio televisivo. È il primo di quattro volumi che narrano le vicende e la vita di due ragazze napoletane: Elena Greco, chiamata familiarmente Lenù, e Raffaella Cerullo detta Lila.

Il romanzo prende avvio con una anticipazione particolare, un passaggio molto avanti nel tempo, ovvero il figlio di Raffaella Cerullo che al telefono chiede a Elena Greco un aiuto per ritrovare la madre. Un’anticipazione che serve a riportare indietro il lettore per raccontare la lunga storia di due ragazze.

Il palcoscenico è quello di un rione di una Napoli che lentamente rialza la testa nelle difficoltà degli anni cinquanta. Elena e Raffaella sono bambine del rione. Pur nella loro diversità si uniscono in una sincera amicizia, condividono anche le esperienze della scuola elementare.

L’infanzia che le vede molto unite, poi con la fine della scuola elementare inizia la separazione delle loro vite con nuove esperienze, pur rimanendo sempre legate. Legame e vita che che si paleseranno al lettore fino a scoprire chi delle due ragazze è la vera amica geniale e perché.

Crescere da amiche:

Un romanzo di formazione. Lo è tutto il ciclo di quattro volumi, a maggior ragione questo primoche viene a sua volta suddiviso in due parti fondamentali, chiamate “Infanzia” e “Adolescenza”. La formazione e uno degli argomenti più interessanti nel campo letterario, ovvero la crescita, il cambiamento che comporta nei personaggi e in questo libro viene sviscerato.

La crescita e le esperienze sono dipendenti dall’ambiente, il rione e le sue leggi sociali non scritte ma vincolanti. Quella è la vera chiave di lettura, quanto circonda le due bambine e ragazze, poi quali opportunità o vincoli vengono a presentarsi nell’arco della loro giovane vita.

Nonostante siano presenti due protagoniste la narratrice è interna alla storia, anche se spesso si muove molto sopra le vicende da sembrare un narratore onnisciente esterno. Può sembrare spiazzante come soluzione, ma abbandonandosi alla lettura la cosa viene superata facilmente.

Il romanzo, anzi la serie, ha raggiunto un grande successo in particolare all’estero. Persino l’autrice Elena Ferrante è sicuramente più nota e apprezzata fuori dal nostro paese. L’Amica geniale all’estero non ha visto sostanziali modifiche del titolo: “My Brilliant Friend”, nell’edizione inglese e forse viene da sorridere.

Amica Geniale e un’autrice geniale:

Elena Ferrante, scrittrice… oppure scrittore? L’identità dell’autrice è ancora un piccolo mistero, di cui noi lettori sinceramente non desideriamo risposta. Che sia uno pseudonimo o meno non cambia l’emozione che ci regalano le sue pagine. Ammetto di non ricordare chi la definiva come “maestra di ciò che non può essere detto”, in effetti troviamo un mondo che si dipana in ciò che non si può palesare in modo diretto.

Proprio per questo azzardo un pensiero: Ma Elena Ferrante, chiunque sia, non meriterebbe almeno la proposta al Nobel per la letteratura? In quel caso, ammetto, la curiosità di vedere chi ritirerà il premio sarebbe veramente tanta. Se non il Nobel almeno un altro premio importante.

Per questo ho lanciato su Instagram l’hashtag #NobelPerElenaFerrante. Perché non dovremmo giocare?

Massimo Fusai. Segui su Instagram.