“M” il figlio del secolo

M il figlio del secolo, di Antonio Scurati.
M il figlio del secolo, di Antonio Scurati.

M” il figlio secolo. Basta l’iniziale per identificare il tutto. Figlio del secolo per tanti motivi se vogliamo. Ha contraddistinto il ventesimo secolo nel peggio (abolizione delle libertà, leggi raziali, la guerra e altro). Nato nella fine del 1800 ha visto la sua ascesa proprio grazie alla situazione italiana dopo la prima guerra mondiale, dal 1919 in poi. Figlio di quel momento.

È storia, un libro di storia a tutti gli effetti, però non è un trattato o un saggio è un romanzo narrato in tutto e per tutto. Un romanzo particolare, perché si basa su documenti, li cita e li rappresenta. Poi il protagonista, i suoi pensieri, le azioni, l’io.

I passaggi importanti sono veramente tanti, per citarli ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta. Tutti contribuiscono a questa ricostruzione che illumina perfettamente sull’origine della nascita della tragedia italiana. Sull’origine e la nascita della follia tutta nostrana del fascismo, al pari delle follie che sarebbero intercorse in Europa nel medesimo tempo.

M: il tutto nel niente.

A parere mio è possibile fare una fotografia rappresentativa del periodo storico descritto nel romanzo con il seguente estratto: “Alle 11.05 del 30 ottobre millenovecentoventidue, nel momento in cui aveva salito le scale del Quirinale per ricevere dal Re d’Italia l’incarico di governarla, Benito Mussolini, di origine plebea, zingaro della politica, autodidatta del potere, a soli trentanove anni era il più giovane primo ministro del suo Paese, il più giovane dei governanti di tutto il mondo al momento dell’ascesa, non aveva nessuna esperienza di governo né di amministrazione pubblica, era entrato alla Camera dei deputati soltanto sedici mesi prima e indossava la camicia nera…

Si tratta di un sunto perfetto, che inquadra l’inesperienza e l’incapacità dettata dalla condizione di autodidatta. Un vero principio fondante il regime fascista, nato nel nulla di una crisi economica e sociale, successiva alla fine della prima guerra mondiale. Un effetto che viene definito a valanga, ancora peggio un vero contagio, perché le masse sono fatte così, basta guidarle e loro seguiranno. Questa è la cecità del populismo: dilettantismo e propaganda che si nutre delle differenze senza risolverle, mandando allo sfacelo una nazione per l’orgoglio di sé.

Un progetto figlio del secolo.

Antonio Scurati, classe 1969, accademico e scrittore pluripremiato, ha una storia letteraria importante fino a raggiungere l’ambito premio Strega nel 2019 proprio con questo testo articolato ma immediato. Un premio meritatissimo in tutti i sensi, per la narrazione, per l’idea, per la costruzione, per l’impegno sociale e storico.

Questo romanzo, è il primo gradino di un progetto editoriale complesso che prevedrà altri due volumi. Questo primo diviene fondamentale perché analizza quello che generalmente viene sorpassato, per limitarsi alla verifica del ventennio fascista in senso spicciolo; ci figura un uomo negativo secondo schemi di rappresentazione non consueti. Se il primo passo ha colpito nel segno, non possiamo che attenderci altrettanto valore nei prossimi.

“Poche cose corrompono tanto un popolo come l’abitudine all’odio.” RIpensiamoci, perchè ancora oggi pare sia così.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.

2 Risposte a ““M” il figlio del secolo”

  1. Un popolo che elegge dei corrotti,dei rinnegati, degli impostori dei ladri e dei traditori,non è vttima, E’ complice. L’ha detto Orwell. Sara vero.
    Un libro da mettere nella lista di quelli da comprare quando verro in Italia. Farseli spedire qui costa il doppio del prezzo di copertina.
    Francamente, Massimo , io vengo qua per guardare l’immagine del marein alto, che il mare mi piace tanto. Per il resto , la novellistica moderna italiana non mi piace per niente, quindi certe tue recensioni non le visito. La saggisitca é un’altra cosa. Spero sempre che gli italiani abbiano imparato a farla. Al contrario degli inglesi trasudano noiosa accademia
    Anna

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