Guerra e pace

Guerra e pace, di Lev Tolstoj.
Guerra e pace, di Lev Tolstoj.

Guerra e pace. In questo caso non è solo il titolo di un romanzo celebre, è anche una condizione che il nostro mondo ha vissuto tante volte. La sta vivendo persino adesso, per ora solo la prima parte del titolo che dobbiamo vedere come intestazione. Poi seguirà un qualcosa che potrà essere definita pace, dipenderà dai costi a livello umano. Un romanzo del 1865 all’incirca, una storia che più della figura dei personaggi (e ve ne sono tantissimi) colpisce per il contesto generale, il quale non può che condurci a una riflessione. Per questo e non a caso ho scelto all’ultimo momento di parlare di questo libro.

La storia di famiglie aristocratiche nella Russia dell’inizio del 1800. La vita mondana e l’inquietudine del principe Andrej Bolkonskij e del suo amico il conte Pierre Bezuchov. Le loro famiglie, gli amori, i matrimoni e la vita nell’alta società di Mosca. Alle porte però giunge Napoleone, che sconvolge questo equilibrio. È guerra e le truppe napoleoniche giungono fino a Mosca occupandola. Sarà la lungimiranza del generale Kutuzov, assieme al grande alleato inverno, a invertire le sorti della guerra e a ridare un nuovo segnale alle esistenze dei personaggi.

I protagonisti non possono quasi mai autodeterminare il proprio destino, paiono impotenti di fronte all’inevitabile succedersi degli eventi e non possono fare una vera scelta. Tutto pare essere gestito dalla sorte che disegna per loro le fortune e le sfortune. Sullo sfondo anche le battaglie di Austerlitz e di Borodino.

La storia, la guerra e la pace:

Ho accennato che si tratta di un romanzo nato e scritto nella seconda metà del 1800, pertanto imperniato su quelli che potremmo definire dei modelli di vita d’altri tempi, oltre che equilibri all’interno della società russa più elevata e di nobile stirpe.

Eppure no, non è solo questo direi.

Il romanzo ha un alone di attualità, un vero specchio dei nostri giorni, i quali vedono proprio la Russia attore protagonista. Ciò che sta accadendo in questi giorni in Ucraina ripropone rovesciate le parti descritte dal grande Tolstoj, perché alla fine l’uomo questo è. Non troviamo Napoleone ma Putin nella parte del cattivo invasore, non è l’armata russa ma i civili ucraini che si stanno opponendo al tentativo di modificare uno stato di fatto. Il concetto rimane quello: chi cerca la conquista a tutti i costi e chi si difende per la propria identità.

Però, se proprio vogliamo fare dei parallelismi specifici, una piccola differenza la troviamo: Napoleone in genere stava sul campo (infatti poi fugge dalla Russia), mentre nel caso odierno lo troviamo rinchiuso nella sicurezza del suo palazzo a comandare. Purtroppo la storia non è maestra di vita, come sosteneva Cicerone, e magari aveva ragione il buon Machiavelli quando spiegava al Principe virtuoso che gli eventi del passato tendono a ripresentarsi nel presente.

Un grande scrittore russo:

Lev Nikolaevič Tolstoj nasce il 9 settembre 1828, anno bisestile per altro, da una famiglia di origini nobili. Perde i genitori nei primi anni di vita. Il passaggio che porterà alla prima scrittura del romanzo “guerra e pace” è dovuto appunto alla partecipazione della guerra di Crimea, tra 1851 e il 1853, dietro al fratello maggiore Nikolaj. Là difendono Sebastopoli durante il grande assedio delle forze ottomane con Gran Bretagna e Francia. Dopo i rischi della guerra e i pericoli vissuti, comprende che la carriera militare non fa per lui e decide di dedicarsi in modo specifico alla letteratura.

L’esatto titolo, ovvero “guerra e pace”, la dobbiamo a una scrittura francese dello stesso Tolstoj, perché le traduzioni letterali e le stesse reinterpretazioni dal russo ponevano molti interrogativi. A noi va benissimo così, anzi rende vivida l’essenza di un testo che all’epoca della sua uscita non era neppure visto come romanzo storico, con una scrittura moderna per i canoni del periodo e che possiamo definire romanticismo patriottico. Oggi lo leggiamo per ciò che è, una monumentale opera capace di rappresentare l’enormità della Storia e la pochezza degli uomini. Monito potente su quanto sta accadendo a ridosso della nostra Europa.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.