Il lago verde

Il lago verde, di Edoardo Guerrini.
Il lago verde, di Edoardo Guerrini.

Un lago verde. Un lago verde presente nell’area della vecchia cava Chiorino, in quel Piemonte ricco di risaie. Il rombo di un motore diesel nella notte. Le increspature dell’acqua che si placano. Due uomini si domandano se questo lavoro sarà ancora lungo. Durerà fin quando dovrà durare.

Come capita a volte, le vicende sono innescate dall’invidia o dalla vendetta. Una lettera anonima, inserita in una busta imbucata in città, avvisa che quel lago ha qualcosa che non va. Ettore Esposito, commissario capo della polizia provinciale con un passato da giornalista, saprà come gestire questo avviso particolare, come parlare alle persone, quali domande fare, per lo meno questo si attende il dottor Ferrari.

Angela Nicolosi, con degli occhi come due liquirizie, un tipo del sud e non aveva bisogno di tacchi e minigonne per apparire. Ha ereditato, dal marito morto in un incidente d’auto, un capannone industriale affittato ad una impresa di recupero rifiuti. L’incontro con Ettore Esposito è folgorante, lui se ne innamora.

La verità delle cose può essere conosciuta solo indagando. Cosa Succede alla cava Chiorino? Perché quel messaggio. Deve iniziare con dei controlli di routine, con le verifiche sugli scavi in subacqueo per l’estrazione di inerti e le quantità non tornano.

Lago verde e problemi attuali:

Un tema attuale, anche fin troppo: la gestione dei rifiuti. La questione ambientale ci investe e non bisogna pensare che sia limitata a problemi derivanti da frane o alluvioni. La questione ambientale ci circonda in modo completo e contempla tutto quanto sta intorno a noi, compresi i nostri comportamenti.

È apprezzabile che l’ambientazione non cada nella così detta “terra dei fuochi”, dove il territorio è definitivamente compromesso dalle azioni della malavita nella gestione dei rifiuti. Ebbene, il romanzo si pone al nord Italia, dove si pensa (erroneamente) che queste vicende non possano accadere.

Purtroppo la diffusione del malaffare dei rifiuti investe potenzialmente ogni luogo della nostra penisola. È facile rammentare alcuni capitoli del noto romanzo denuncia “Gomorra”. Il tema dei capannoni zeppi di rifiuti non sono mera fantasia dell’autore, nei telegiornali abbiamo sentito troppe volte di strani incendi dolosi.

Un giallo che merita veramente, sia per lo sviluppo della trama, sia per l’impegno su temi rilevanti e scottanti. Su questo dobbiamo dare merito all’autore, Edoardo Guerrini, perché non nasconde dietro false ipotesi una realtà che potremmo trovare accanto a casa. Rappresentare le cose come sono è, a parere mio, il principio cardine di ogni autore serio e per raggiungere questo obiettivo usa un suo personaggio chiave, Ettore Esposito.

Abbiamo già incontrato il personaggio di Ettore Esposito. Era il giornalista protagonista del romanzo di esordio dell’autore di questo romanzo. Ho avuto modo di parlare di quel libro pubblicato nel 2017. Lo ritroviamo ora in un altro ruolo, pur non nascondendo il passato di giornalista. Molti scrittori hanno una specie di amore per un loro personaggio o del loro primo protagonista. Gli esempi sono tanti e alcuni sono presenti nel mio blog. Sarà interessante scoprire se in futuro lo ritroveremo ancora.

Edoardo Guerrino è al suo terzo romanzo. Uno scrittore prolifico sempre proteso verso temi di un certo rilievo politico e sociale, lo ha fatto nel suo primo romanzo e si è ripetuto in questo. Ma non è un caso che abbia scelto lo smaltimento dei rifiuti, perché è un biologo e si occupa di tutela ambientale per la regione Piemonte. Insomma, sa bene di cosa si parla nel bene e nel male.

Mi piace sottolineare la presenza di termini tecnico burocratici, che danno modo di entrare nei meandri delle tematiche di gestione dell’ambiente e nel gergo in uso a funzionari e operatori. Mi ha colpito molto che si definiscono coltivazioni le aree soggette a scavo: ammetto la mia ignoranza.

Interessante la mania dei baristi novaresi di mettere il cacao nel cappuccino. Chissà a Saint Kitts e Nevis.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.