La banda dei colpevoli

La banda dei colpevoli, di Sarah Savioli.
La banda dei colpevoli, di Sarah Savioli.

la banda dei Colpevoli, la banda è dei colpevoli. Una ombra silenziosa alle spalle di una donna, ma lei non può accorgersi più di nulla.

Anna Melissari è in piena seduta dallo psicologo, deve gestire il fallimento senza utilizzare la strategia dell’autoassoluzione. Solo che non è facile il cambiamento. Il supporto psicologico è fornito da una rana toro che purtroppo devono portare al rettilario, o forse anfibiario.

È inverno e fa freddo. Il capo dell’agenzia investigativa, Cantoni, brontola. Anna sta migliorando il suo dono di comunicare con gli animali e le piante. Ha un appuntamento da Lavinia, la sorella, per vedere il nuovo appartamento. Credeva fosse quello il motivo, invece doveva parlamentare con la vicina per convincerla a vendere l’appartamento adiacente allo scopo di allargare quello attuale.

La signora si chiama Lucia. L’appartamento lo abitava la zia, Ines Calici, uccisa in seguito a una rapina subita in casa. La signora vuole ingaggiare Anna e l’agenzia di Cantoni, perché non crede alla ricostruzione ufficiale e non venderà l’appartamento fino a quando non saprà la verità.

Una banda meravigliosa:

Anna Melissari colpisce ancora, con quel suo dono particolare di parlare con animali e piante. Un dono emerso dopo un piccolo problema dovuto a un grumo di sangue presentatori in un’area poco importante del cervello. Poco importante dal punto di vista fisico, ma meraviglioso per altri aspetti. Anna che lavora nell’agenzia investigativa di Giovanni Cantoni, il quale in genere si occupa di corna. Anna con la sua agendina dove non scrive mai nulla ma che fa molto professionale.

Il personaggio di Anna è per così dire seriale, come va molto di moda oggi. Questo è il terzo romanzo della serie, ma per comprenderla meglio vi rimando al link degli altri due precedenti (primo secondo). Devo ammettere che questo romanzo supera ogni aspettativa, entrando di più nel mondo privato della protagonista: mamma attentissima e premurosa, con le debolezze e le insicurezze di tutte le mamme da nascondere dietro un alone di potenziale autorità.

Però i protagonisti sono gli animali e le piante, veri punti di appoggio per una indagine anche delicata come questa. Non mancano, come nei precedenti libri, le caratterizzazioni dei vari personaggi animaleschi, aspetto di umanizzazione che gioca proprio con i limiti della nostra specie pensante.

Pertanto abbiamo delle vere chicche come i pappagallini innamorati, che invece litigano come una coppia inacidita sulla via del divorzio. Tucidide il coniglio da sgabuzzino che rosicchia le cartelle nel ripiano. Le gazze le quali, do ut des, aiuteranno solo se viene sgominata una banda di topi del quartiere comandata da Tu-Top con al seguito J-Rat.

L’apice lo abbiamo con il geco, la piccola ombra che corre sul muro, veloce e silenzioso. Geco, animaletto tipicamente timido e ritroso che di nome fa Giasoneh con la H alla fine aggiunta per i fan. Pigola con una vocetta stridula e dietro l’armadio ha un bunker in caso d’invasioni aliene o colpi di stato. Mitomane fin sulle zampette a ventosa dichiara che la vittima l’ha uccisa lui. Mannaia, veleno, poi candelabro nella veranda ma non c’è veranda. Giasoneh è veramente uno spasso.

A questi aggiungiamo gli ormai celebri Otto, l’alano arlecchino del Cantoni, Banzai il flemmatico gatto di Anna, il ficus paziente e le ipocondriache Tarta e Rughina. Lo zoo è servito, ma le bestie più curiose sono i bipedi umani.

La con la H anche la scrittrice:

Della bravissima Sarah Savioli, anche lei con la H finale come il geco ma non lo fa per i fan, ho già avuto modo di parlare a fondo nei precedenti articoli e vi rimando ai link testé citati. Posso aggiungere che è oramai diventata un’autrice di grande livello, di quelle che stanno dando dignità al libro ironico e divertente, di quelle che sono parte fondante della scuderia di un Editore di grande nome. Inarrivabile per molti di noi.

Sarah Savioli, sempre con la H finale, si è anche lanciata nel mondo dei libri per i ragazzi, pubblicando il romanzo “tutto cambia” il quale, udite udite, è fra i candidati al Premio Strega ragazze e Ragazzi. Il premio è una versione dedicata alla letteratura per ragazzi che però passa molto in sordina (anzi non se ne parla mai a dire il vero), se si considera che il premio maggiore ha una visibilità relativa rispetto a tante altre stupidaggini televisive. Insomma tutto questo per sottolineare una donna che è riuscita a presentare le sue capacità e il merito, una volta tanto, ha avuto il sopravvento.

“La lampadina niente, scordata anche stavolta…”

Massimo Fusai. Segui su Instagram.