L’arminuta

L'arminuta, di Donatella Di Pietrantonio.
L’arminuta, di Donatella Di Pietrantonio.

L’arminuta è colei che ritorna. Non è l’equivalente di un figliol prodigo, infatti non è presente una presa di coscienza personale, perché la protagonista non si è allontanata spontaneamente e spontaneamente non sta ritornando.

Torna alla sua famiglia di origine a tredici anni, dopo aver vissuto fin da piccola in una famiglia diversa e che credeva la sua. Per lei è difficile capirne i motivi, i perché di questo cambiamento improvviso, che la portano in un’altra realtà.

Scopre le sue origini, la povertà della vita. La vera madre, che vede come un’estranea, messa a confronto con l’altra madre, quella che l’aveva curata con amore e in un ambiente agiato, fino a questo passaggio crudele e inspiegabile.

L’arminuta lega con la piccola sorella Adriana, con cui divide il letto e che accompagnerà a conoscere il mare. Ben diverso il rapporto con i due fratelli, fra cui il più grande, Vincenzo, che vive le prime pulsioni adolescenziali e che vede in lei una giovane donna.

Ma la madre precedente resta nei suoi pensieri. Vuole sapere il perché l’ha abbandonata. Una ricerca continua, fino alla scoperta della verità

L’arminuta, ovvero il ritorno alla madre:

Ancora un romanzo imperniato sul rapporto madre figlia, che in questo caso va nel profondo delle sue anomalie affettive. Perché una madre naturale cede sua figlia ad una altra donna? Perché la madre putativa, che è la cugina della madre naturale, la restituisce dopo molti anni alla famiglia originaria? Si tratta di domande retoriche, anzi nemmeno domande, ma constatazioni.

Sono situazioni non spiegabili e sinceramente nemmeno il romanzo pone delle certezze, nonostante alla fine si palesino le motivazioni specifiche in questa storia. Resta l’approccio sociologico, trascinato dai pensieri e dai comportamenti della protagonista.

Un semplice dettaglio curioso: da sottolineare , ma qui sta l’ingegno narrativo della scrittrice, che sia la protagonista che la vera madre non hanno un nome che possiamo riportare. Della protagonista abbiamo solo il termine “l’arminuta”, un modo di dire dialettale abruzzese praticamente incomprensibile, che si può provare a tradurre in “la ritornata”. Infatti, la versione inglese del romanzo si intitola banalmente “a girl returned”.

Donatella di Pietrantonio, dentista pediatrico e scrittrice. Ha esordito abbastanza recentemente, nel 2011. L’arminuta è stato pubblicato nel 2017, per Einaudi. Le sue storie sono ambientate in Abruzzo, terra di origine della scrittrice, e i temi trattati sono sempre molto profondi sia per aspetti psicologici e che sociologici.

Nel suo breve percorso letterario, l’autrice ha già ottenuto una bella serie di risultati, fra cui anche nomine al premio Strega. Con questo testo, scritto in prima persona seguendo il puto di vista della protagonista, Donatella di Pietrantonio ha vinto il premio Campiello e Napoli.

“Parlavo un’altra lingua e non sapevo più a chi appartenere.”

Massimo Fusai. Segui su Instagram.