Longitudine è un saggio della scrittrice statunitense Dava Sobel, ma non credo sia giusto chiamarlo solo saggio, perché questo libro ha la forza immaginifica del romanzo, la suspense di un thriller, i colpi di scena del più intrigante giallo. Proprio così, la vera storia della pressante necessità di calcolare la longitudine nella navigazione oceanica è più incredibile di qualunque fantasia letteraria.
Il libro, Longitudine:
Questo libro mi fu regalato anni fa, l’ho ritrovato e l’ho riletto con la stessa curiosità e interesse della prima volta. Oggi lo trovate in altre edizioni.
Siamo nel 1714 e il Parlamento inglese, dopo un disastroso incidente navale dovuto da un errato calcolo della posizione, istituisce con il “Longitude Act” una commissione con il compito di assegnare un enorme premio a chiunque fosse stato in grado di definire un metodo, sicuro ed affidabile, per calcolare la longitudine in mare.
Una storia che durò circa quaranta anni, in cui la scienza ufficiale (o meglio il mondo astronomico) si arrogò il diritto dovere di essere la voce unica che avrebbe portato alla soluzione.
In realtà divenne una guerra senza esclusione di colpi e di sterline fra Nevil Maskelyne, direttore dell’Osservatorio di Greenwich con le sue effemeridi lunari, e un orologiaio autodidatta di nome John Harrison.
Chi ha vinto questa stupefacente sfida?
Anzi mi correggo, essendo l’equivalente di un thriller è meglio dire chi sarà stato il colpevole? Chi sarà stato l’assassino? Una storia vera dell’umanità, una storia trepidante con un finale degno di un vero romanzo di uno scrittore di bestseller.