Solo la pioggia

Solo la pioggia, di Andrej Longo.
Solo la pioggia, di Andrej Longo.

Pioggia, solo la pioggia. Perché non aveva detto niente, un silenzio che non dava tregua come la pioggia che cadeva. Il fratello era diverso da lui, non si faceva domande. Cosa c’era da fare, a chi telefonare, cosa dire, avrebbe dovuto mentire.

Tre fratelli, Carmine Papele e Ivano. Operano nell’edilizia, padroni di mezzo paese, il loro peso economico e il passato li rende persone temute. Carmine si candidata alle comunali, a forza di fare case pensava di aver imparato a conoscere i problemi della gente. Anche Ivano, il più piccolo e l’unico laureato, aveva una novità da comunicare ai fratelli. L’occasione era la cena annuale per l’anniversario della morte del padre. Un appuntamento che si ripeteva da undici anni, senza mogli e figli.

Ivano vuole andare via, lo annuncia durante la cena, il paese gli fa mancare l’aria. Gli altri due ridono e lo avvisano dicendogli che il padre non lo ha fatto studiare per andare via. Loro sono i fratelli Corona.

Io non sono come voi, la risposta.

Piccolo è bello:

Un romanzo breve, come spesso ci ha abituato Sellerio. Romanzi brevi ma completi e non si tratta di esprimere una banalità. Perché un romanzo breve non diventi un semplice racconto lungo necessità di vedere completate tutte le caratteristiche del romanzo, inoltre gli sviluppi devo essere soddisfatti nella sintesi senza lasciare aspetti irrisolti o dubbi nel lettore.

Un libro di centosessanta pagine che si esterna al pari di uno spettacolo teatrale. Se si esclude l’incipit e il finale, tutta la scena principale si svolge in una stanza, durante una cena. I personaggi si muovono seguendo gli schemi della recita e persino i ritmi della lettura sono scanditi da ipotetiche luci che seguono l’incalzare dei loro dialoghi. Poi la pioggia, che disegna il fondale di una notte inondata dagli scrosci temporaleschi.

In tutto questo una storia veramente intensa, incalzante addirittura, in cui si concentrano tutte le contraddizioni del nostro modo di essere, della mentalità. La libertà individuale e il predominio, le scelte e la gente, le consuetudini e l’apparire. Un modo di vedere la vita e le differenze descritte secondo una visione da paese della Campania ma che potrebbe essere traslata in altri luoghi. Alla fine ti senti come il cavallo descritto in nelle ultime pagine.

Andrej Longo, autore ischitano, ha scritto opere teatrali e collaborato in produzioni radiofoniche e cinematografiche. Questo aspetto si nota in modo palese nel testo proposto, che vede proprio una impostazione da pièce teatrale.

Se si perde l’onore, viene meno il rispetto.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.