Storia di una balena bianca…

Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, di Luis Sepúlveda.
Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, di Luis Sepúlveda.

Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa.

Una mattina d’estate, su una spiaggia sassosa nei pressi di Puerto Montt, comparve una balena spinta a riva dalla corrente. Era un capodoglio color cenere lungo una quindicina di metri e non si muoveva. Forse disorientato, probabilmente intossicato.

Il capodoglio rimase a riva qualche ora, poi legarono una fune alla pinna caudale del grande animale e una barca trasportò lentamente al largo il corpo senza vita

Cosa faranno alla balena, chiese al pescatore.

La onoreranno.

La fiaba della balena bianca:

Moby Dick era la narrazione della dura lotta degli uomini per la caccia ai capodogli, una storia tragica vista e raccontata dagli uomini medesimi. Ma se Moby Dick potesse scrivere lui quella storia come la racconterebbe? Luis Sepúlveda ha provato ad immedesimarsi nella balena.

Ebbene sì, la storia della balena bianca, la storia di Moby Dick (anzi Mocha Dick) vista da un altro punto di vista, una sorta di “la versione di Moby” parafrasando il noto romanzo di Mordecai Richler. Le prospettive mutano radicalmente se viste da un’angolazione diversa, le ragioni e i fatti si capovolgono, la ragione muta e i sentimenti trovano una nuova casa.

La storia nasce da un evento raccontato dallo scrittore, lo spiaggiamento e la morte di un capodoglio sulle coste del Cile. Questo fatto e le parole di una bambino sono l’input di un racconto fiaba in cui la balena bianca, per la precisione la balena del colore della luna, si racconta. Lo fa partendo dalla scoperta degli uomini, queste creature inadatte a vivere nell’acqua e che invece si muovevano sopra quattro fragili pezzi di legno.

Da questa visione prende avvio una sorta di Ismaele alla rovescia. Come il più noto romanzo di Herman Melville la balena parla di sé e di cosa ha imparato dagli abissi del mare e anche dall’uomo. Il sunto di questo imparare per mare della balena sta in un semplice concetto: una sardina non uccide un’altra sardina, una balena non uccide un’altra balena, gli uomini invece…

Luis Sepúlveda Calfucura ci ha lasciato un anno fa, il giorno 16 aprile del 2020 per causa del virus che da troppo tempo imperversa colpendo tanta gente. Uno scrittore che ha reinterpretato il concetto di fiaba, di cui la più celebre è la “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Quella della balena bianca prosegue questo felice filone del racconto organizzato come una fiaba, che non è rivolta al solo piccolo lettore in funzione educativa, bensì a tutti e la profondità di queste narrazioni lo rendono adatto proprio a un pubblico adulto.

Luis Sepúlveda non è stato un semplice scrittore e le vicende personali lo hanno visto impegnato nell’alveo politico, anche nel Cile che poi ha dovuto abbandonare dopo l’arrivo di Pinochet. Questo impegno politico lo possiamo tranquillamente leggere fra le righe dei suoi scritti, compresa la storia della balena bianca che mi sono permesso di ripresentare.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.