Oltre il cielo di Istanbul

Oltre il cielo di Istanbul, di Marinella Tumino.
Oltre il cielo di Istanbul, di Marinella Tumino.

Oltre il cielo di Istanbul è un romanzo che vive tutte le difficoltà dell’attuale editoria dominata dai grandi nomi. Tutto lo sforzo di diffusione e comunicazione, chiamiamolo così, è dovuto all’impegno dell’autrice. Persino la foto che vedete è opera sua, che dimostra capacità e ottimo senso rappresentativo.

Come viene scritto nella prefazione di Mine Turkili, una nota scrittrice turca che frequenta il nostro paese, Istanbul e la Sicilia s’incontrano come se fossero due vecchi amici ed è proprio questo incontro che risalta, il quale va ben oltre l’amicizia e rimane definita dalla parola “Seni seviyorum”.

Il romanzo:

Greta, la protagonista, riceve dalla Farnesina un incarico di docenza all’estero, in Turchia esattamente, presso il liceo italiano di Istanbul. Laggiù conosce Atan ma soprattutto conosce l’amore e, oltre il cielo di Istanbul, la risposta definitiva.

Il testo è composto di piccoli capitoli che narrano dell’esperienza turca di Greta. Un intreccio fra poesia e semplici aneddoti di questa parentesi di vita. Una scrittura fortemente intimista che si allarga nei vari aspetti del quotidiano, dalle semplicità della vita alle sue complessità a volte tragiche, come attentati o malattia. Però, “la vita non va misurata attraverso il numero di respiri che si fanno, ma mediante gli attimi che lasciano senza respiro”.

Il romanzo, in alcuni suoi passaggi, ricorda vagamente Azar Nafisi, in particolare nel capitolo in cui Greta cura le lezioni parlando di D’Annunzio con i suoi alunni.

Marinella Tumino, un’altra autrice siciliana, un’altra autrice minore in quel mare sempre in movimento formato da scrittori che cercano un piccolo spazio. Ricordo che il termine minore non ha nessuna accezione negativa, ma è solo una condizione oggettiva obbligata per tanti. L’autrice è anche una poetessa vincitrice di qualche premio e nel romanzo non mancano gli intermezzi mirati di poesia.

Insegnare all’estero è il sogno nel cassetto di Marinella Tumino e anche se il romanzo non tratta di una reale esperienza didattica vissuta, ha solo conosciuto e visitato il liceo descritto nel libro, lei stessa definisce il testo come “autobiografico nel carattere”.

Su questo ultimo punto non si possono avere dubbi, soprattutto per chi scrive come il sottoscritto. Ogni romanzo ha in sé un qualcosa della vita dell’autore, senza che abbia veramente fatto o vissuto quanto narra. In questo caso lo possiamo riassumere con l’anima della poesia: “Nel linguaggio segreto dell’amore, l’abbraccio è casa”.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.