Non è un paese per vecchi

Non è un paese per vecchi, di Cormac McCarty.
Non è un paese per vecchi, di Cormac McCarty.

Non è un paese per vecchi, in quanto solo gli spietati possono sopravvivere.

Chigurh rimaneva ammanettato in un angolo dell’ufficio. Il vice era intento a informare al telefono lo sceriffo del fermo dell’uomo, comunicando che aveva con sé una bombola di ossigeno collegata a una pistola ad aria compressa. Mentre il vice parlava, Chigurh si accovacciò facendosi passare le mani bloccate sotto il corpo e i piedi. Da dietro afferrò il vicesceriffo strozzandolo con le catena delle manette ai suoi polsi. Una volta ucciso prese le chiavi, si liberò delle manette e recuperò la bombola.

Moss stava seduto con i tacchi degli stivali affondati nel pietrisco vulcanico, osservava con un binocolo tedesco a ingrandimento 12. Andava a caccia di antilopi con il fucile a tracolla. Sulla piana tre pick-up fermi e uomini stesi a terra. Avvicinatosi vide i mezzi crivellati di colpi. In un fuoristrada un uomo boccheggiava sommerso nel sangue. Dai pick-up partivano le tracce di un sopravvissuto ferito, le seguì fino a trovarlo morto fra le rocce. Aveva con sé una cartella di cuoio, era piena di banconote da cento dollari.

La violenza e la vita:

Non è un paese per vecchi, quello dove non puoi sopravvivere se non sei spietato, perché non arrivi alla vecchiaia. Questo il sottile messaggio che il romanzo ci vuole inculcare, un messaggio crudele come è crudele l’uomo di fronte alla ricchezza, anche se ottenuta con mezzi delinquenziali. Anzi, più sono delinquenziali i metodi maggiore è la ferocia per garantirsi quella ricchezza, di sicuro non lecita. Tutto sta a definire in quale modo abbandonare l’esistenza lecita e ognuno lo fa a sulla base della propria esperienza, persino sfruttando una occasione impensata.

Tre uomini incrociano le proprie vite, ignari l’uno dell’altro ma inseguendosi e fuggendo. Sono un delinquente psicopatico alla ricerca del bottino, un ex Marines che trova una borsa zeppa di dollari e uno sceriffo. Quale sarà la sorte dei tre è la ragione principale della storia, ambientata in un Texas degli anni ottanta ma che sembra fuori dal tempo per l’assurdità di tutto.

Un romanzo molto crudo e diretto, come cruda è a volte la realtà, sia quella voluta sia quella inconsapevole. Però pare strano che possa esistere della inconsapevolezza in certi gesti o comportamenti, eppure appaiono chiari come le conseguenze. Comunque si nota, in questo romanzo, che non si tratta mai di comportamenti gratuiti per quanto possa sembrare strano. Persino lo psicopatico Chigurh ha dei motivi evidenti, caso mai è l’eccesso che colpisce. Un eccesso che travalica il valore della vita e per questo, in un paese simile, non si diventa vecchi.

Un storia anche per vecchi:

Pare che l’ispirazione sia dovuta a un fatto realmente accaduto. De resto la vera ambientazione è quella degli anni ottanta, periodo in cui era molto forte il traffico di droga sulla linea di confine fra Stati Uniti e Messico. Sono proprio le parole dello Sceriffo Bell, che danno significato al titolo, in quanto comprende di non essere più adatto ad affrontare la violenza in quello che per lui è il giorno d’oggi. Le parole sono un avviso su quanto rappresenterà, ricordando al suo vice che non avevano nemmeno bisogno di portare le pistole quando suo padre era sceriffo. Ora non è più così.

Cormac McCarthy, autore statunitense spentosi proprio nel 2023. Di lui è uscito quasi postumo il suo ultimo lavoro “il passeggero” e che avrò occasione di presentare da queste pagine. Si tratta di uno scrittore che a me stimola molto, per i tratti schietti nel rappresentare le cose e anche per lo stile narrativo molto particolare. I suoi romanzi non sono facili da leggere, lo ammetto, in particolare per quel modo di mescolare narrazione a dialoghi senza interruzione di sorta, in un continuum che pone sullo stesso piano periodi e frasi. Si potrebbe affermare che diviene compito del lettore comprendere chi dice cosa è in che modo viene mostrato.

Il suo romanzo più celebre è “la strada” di cui ho avuto modo di parlare. Non è un paese per vecchi ha avuto anche una trascrizione cinematografica pluri premiata, grazie alla capacità dei fratelli Coen di riportare sulla pellicola una storia così particolare e americana.

Sì invece. Te lo stai giocando da quando sei nato. Solo che non lo sapevi…

Massimo Fusai. Segui su Instagram.