L’essenza dell’esistenza.

L'india sacra. Fedeli in preghiera in un tempio induista del karnataka. Foto di Massimo Fusai.
L’india sacra. Fedeli in preghiera in un tempio induista del karnataka. Foto di Massimo Fusai.

Lo sosteneva Karl Marx : la religione è la realizzazione fantastica dell’essenza umana, poiché l’essenza umana non possiede una realtà vera. l’essenza della propria esistenza è in effetti la ricerca primaria, a vari livelli, sostenuta da tutta l’umanità nella storia conosciuta.

In molta parte del mondo la vita, spesso, non è altro che la rappresentazione del nostro rapportarsi alla sfera irrazionale. La stessa sfera che ci conduce a cercare senso verso quelle domande escatologiche che ci investono da sempre, fin da quando l’uomo ha innalzato gli occhi al cielo per la prima volta.

In India, misticismo e quotidianità si mescolano in un tutt’uno che coinvolge ambiti privati e pubblici. Il buio santa sanctorum di un modesto tempio diviene il punto di contatto fra ciò che è terreno, da accogliere con rassegnazione, e le divinità soprannaturali che all’opposto tutto possono.

In un silenzio composto assisto al piccolo vai e vieni di persone intente a sistemare le loro semplici offerte in un altare già ricolmo di fiori e cibo.

L’ambiente è ridotto, tetramente oscuro nonostante due aperture poste in alto. Le pareti quasi completamente annerite dai fumi e dalle spore. L’atmosfera malsana pare non essere rilevata da coloro che vi trascorrono all’interno lunghi minuti in ossequiosa riverenza.

Gli odori mi colpiscono: un misto di fragranze d’incenso e fiori, le quali lottano con l’aria resa umida dalla grande frequentazione di fedeli e dal rancido di cibo oppresso dalle muffe. Nessuno pare percepire nulla di quest’aria pressoché irrespirabile, nemmeno giovani ragazze avvolte dal loro sari. Tutti compiono quello che ritengono un dovere sacrosanto dovuto all’essenza della loro umana esistenza.

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