Altrove

Altrove di Patrizia Fortunati.
Altrove di Patrizia Fortunati.

Ci sono persone che non se ne vanno mai del tutto. Con questa frase possiamo riassumere il filo logico che tiene insieme una trama molto poetica e intensa.

Un vicolo scalinato che scende fino al lago, il vento che permea quei gradini e una vecchia casa visibile all’orizzonte da qualunque punto del lago. La casa che sussurra, che in modo marginale richiama quella più famosa degli spiriti senza averne assunto degli spunti. Sussurra per le storie che vi gravitano e per il vento che domina. Sui gradini del vicolo del vento delle lanterne, le quali rappresentano storie profonde come il lago.

Un romanzo che se fosse stato scritto da Susanna Tamaro sarebbe fortemente pubblicizzato, invece è una piccola opera d’arte scritta da un’autrice ancora sconosciuta ai più, ma di un’interessante maturità letteraria.

“Viviamo in questa casa da sette generazioni. Una casa abitata per lo più da donne. E la presenza di ognuna di noi si avverte ovunque.” Donne sono i personaggi che guidano la lettura. Sette e citate all’inizio, compresa la narratrice. Donne le quali ci guidano alle storie che prendono vita in quel vicolo ventoso e che si pongono “Altrove”. Storie di vita espresse quasi fossero sogni e “i sogni parlano. Per questo devi imparare ad ascoltarli”.

Fra le storie, quella che più mi ha colpito è stata quella di Claudia, ma anche gli altri ospiti che raccontano risultano importanti e caratterizzanti, ospiti molto particolari. Non solo, questo romanzo è persino la storia di Nennella e Giacinta, accomunate dallo stesso dono anche se su piani di vita distinti.

Un romanzo che comunque parla di amore. Ovviamente non è un romance alla Harper Collins, amore che va oltre, che si pone Altrove. Un animo sensibile e ricco di speranza non può che apprezzare questa scrittura, perché “la speranza è un contorno aperto e fluttuante che abbraccia anche l’impossibile”.

Una piccola curiosità: l’autrice si cita in questo romanzo, pur non rappresentando la narratrice che imposta la storia, denunciando una vicinanza con una delle sette donne cardine del romanzo (e forse di tutte sette), quasi a metterci il dubbio che l’intera vicenda sia vera. A voi il piacere di scoprire dove la bravissima autrice si rivela e dove lei stessa svela.

 

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