L’acqua del lago non è mai dolce

L'acqua del lago non è mai dolce, di Giulia Caminito.
L’acqua del lago non è mai dolce, di Giulia Caminito.

Per Gaia non è solo l’acqua del lago a non essere dolce, persino la vita ha un gusto non dolce e crescere è un impegno affatto facile. Ha un fratello, Mariano, nato da un altro uomo che sta in galera, poi due fratellini gemelli Maicol e Roberto. Il padre è ridotto in carrozzina dopo un incidente sul lavoro.

Antonia Colombo è la madre. Lotta contro i mulini a vento che la vita le pone davanti, come la dottoressa Ragni. Antonia, la madre con le mani che non tremano mai, che resta concentrata nel non cedere, nell’attesa di una Casa del comune, cercando di fare crescere quattro figli. Ha una sua forte dignità ed è pronta a difendere, con la propria scomoda presenza, il diritto a un po’ di sole per una bambina in difficoltà.

Un giorno Gaia, con la madre, prende il treno da Roma fino a raggiungere Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano. l’acqua è scura, non fa intravedere nulla. Meglio il panorama. Là avrebbero avuto una nuova casa non in prestito. Alla fine il trasloco è la scuola a Roma.

Acqua del lago:

Crescere: la vita da ragazzi non è per tutti uguale. La fanciullezza, l’Adolescenza, quei passaggi obbligati verso la vita adulta che paiono non avere mai concretezza. Crescere, dicevo, e questo è un romanzo di formazione particolare, direi che è più un plasmare con la plastilina un io che si trasforma, si distrugge per ristrutturarsi ancora in una nuova forma che non trova soluzione definitiva… forse.

L’esistenza conduce sempre a farsi delle domande, anche scomode. Gaia vuole essere scomoda, un personaggio che dalla madre prende il dogma di stare sempre con la testa alta, anche se le cose paiono sommergerla, senza lamentarsi ma fronteggiando a modo suo. Proprio grazie a questo carattere trasmesso che la protagonista cresce in una nuova modernità scevra da ideali e ideologie.

Il G20 di Genova, le torri gemelle di NY, tutti contesti eccezionali che escono dalla normale comprensione delle vicende di vita e dei bisogni. I telefonini che prendono piede, gli SMS, il primo strumento di messaggistica oggi superato da nuovi sistemi. Gaia non ha conoscenza di cosa accade nel mondo, vive in un limbo interrotto da cadute e violente rivincite, reazioni esagerate e alla madre deve dimostrare di non essere da poco. Inadeguatezza, bisogni che la protagonista cerca di riconoscere e di realizzare per crescere e divenire “un’altra me”. E gridarlo che l’acqua del lago è sempre stata dolce.

Giulia Caminito, giovane scrittrice romana che in breve si è imposta nel pienissimo panorama letterario. Ha esordito nel 2016 con il romanzo pluripremiato e imperniato anche su esperienze di famiglia. con questo secondo romanzo ha raggiunto vette interessanti, a partire dalla presenza nella cinquina finalista allo Strega fino alla vittoria al premio Campiello. Sinceramente è uno dei pochi testi che, a parere mio, merita il premio che ha ottenuto.

Quest’acqua ha il sapore della benzina, quando avvicini l’accendino prende fuoco.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.