La memoria della cenere

La memoria della cenere, di Chiara Marchelli.
La memoria della cenere, di Chiara Marchelli.

Se sotto la cenere cova la brace pronta ad ardere in un nuovo fuoco, al pari nelle profondità della nostra cenere sono pronte a rivenire fuori e mettersi in discussione la memoria e le esperienze.

Elena, una scrittrice, vive a New York con Patrick. Una notte la sua vita e le sue prospettive cambiano improvvisamente. Colpa di un aneurisma banale, di tipo comune, così lo spiegava la neurologa. Un aneurisma sacciforme. Tutto questo per far ritenere una persona fortunata. Una fortuna dei poveri che potrebbe esaurirsi.

La convalescenza e una nuova vita deve prendere forma in un piccolo paese della Francia a pochi chilometri da un vulcano che ogni tanto ricorda a tutti la sua esistenza. Nuovi ritmi e amicizie, in una vita che non sarà la stessa di prima.

In questo contesto vengono i genitori di Elena a trovarla, quando alle ventitré e quindici, “in mezzo al silenzio largo della notte, il Pug de Lúg erutterà”.

La cenere che ci ricopre.

Quando si è costretti a confrontarsi, quando le circostanze impongono di stare in una situazione eccezionale, tutti gli equilibri possono essere ridiscussi. La cenere che copre le nostre certezze viene spolverata ridando aria alla brace che può rimettere in discussione tutti i rapporti fino ad allora creati.

Il vulcano è la scusa letteraria per entrare in quel mondo irrisolto fatto dalle nostre debolezze, che mettiamo da parte per crearci una esistenza che, se interrotta per un qualche motivo non previsto, torna alla origini di sé e deve essere affrontata anche nell’ambito più intimo.

La malattia ci porta a questo tipo di auto analisi, sia la malattia personale sia quella di chi ci sta molto vicino. In questo caso il vulcano è come l’aneurisma per la protagonista, solo che allarga la cerchia a tutti i componenti della storia.

Chiara Marchelli, scrittrice e traduttrice, valdostana di origine. Le ultime notizie ci dicono che lavora a New York come editor, quindi una persona internazionale nell’animo e nelle scelte di vita, infatti la storia oggetto di questo post è proprio figlia si questa visione. Nel 2017 è stata fra gli autori candidati al premio Strega con il romanzo “le notti blu”.

Una piccola distrazione da sottolineare con simpatia: è appena iniziata l’eruzione e i personaggi vanno subito su internet, dove scoprono che tutto il mondo ne sta già parlando, addirittura l’evacuazione di migliaia di persone. Si comprende solo poi che è il brevissimo riassunto di quattro ore di eventi. Anche a una editor può sfuggire un dettaglio.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.