La seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale, di Norman Stone.
La seconda guerra mondiale, di Norman Stone.

La seconda guerra mondiale ha segnato profondamente l’intera Europa, al punto tale che ancora oggi possiamo verificarne gli strascichi sia politici sia culturali. Ma la seconda guerra mondiale è stata anche l’artefice del più lungo periodo di pace che sia mai esistito e che stiamo vivendo ancora.

Questo post vede la luce nella settimana che porta alla festa del 25 aprile, ovvero della liberazione italiana. Una festa che cade in modo strano, ancora nel mezzo della crisi del Corona Virus in questo 2020 da ricordare. Resta comunque la necessità di parlare della guerra e della liberazione, come degli elementi che ne hanno portato l’origine: cioè il nazismo tedesco e il fascismo qui da noi in Italia.

La guerra, in ogni caso, è stata una disavventura per tutte le nazioni europee e ognuna l’ha vissuta a suo modo. Proprio in questo senso è opportuno chiarire che persino chi ne ha parlato e scritto lo ha fatto a suo modo. Non solo perché i punti di vista sono diversi o i motivi esperienziali divergenti, ma soprattutto perché ci sono stati vinti e vincitori.

Le letture in merito al conflitto sono veramente innumerevoli e hanno messo in luce una grandissima quantità di elementi storici e non solo.

La seconda guerra mondiale:

Il libro che presento è sinceramente uno dei tanti, con la differenza che la forma lo rende per certi versi avvincente. Il libro di Norman Stone, tradotto in Italia da Giancarlo Carlotti, è definito storia breve in quanto si propone di narrare questa fase storica complessa in una modalità sintetica, ma non è propriamente un riassunto. Essendo britannico e facendo quindi parte di chi ha vinto ufficialmente la guerra, il suo punto di vista è fortemente orientato alla visione inglese del conflitto, inoltre la struttura breve del testo porta l’autore a tagliare molti aspetti e infatti le vicende italiane, ad esempio, sono messe alquanto da parte.

Un testo criticabile sicuramente per forma e struttura, non opinabile per i fatti e le conclusioni. Figlio culturale di un autore la cui esperienza storiografica va ben oltre l’apparenza di questo libro e rappresenta i contorni controversi di questo celebre studioso.

Norman Stone era uno storico di origini scozzesi. Dico era in quanto è deceduto nel giugno del 2019 a Budapest. È stato docente di storia europea sia a Cambridge sia ad Oxford per molti anni. Una fase importante della sua carriera professionale l’ha vissuta in Turchia. Proprio durante quel periodo fece parte del consiglio del centro degli studi euroasiatico, che mise in dubbio il genocidio di circa 1,5 milioni di armeni durante governo ottomano negli anni della prima guerra mondiale, attirando su di sé molte polemiche.

Questo non significa che tutta l’opera di Norman Stone sia da rigettare. Le verità acclarate rimangono sempre tali anche se qualcuno vende al miglio offerente (e non sto parlando per forza di soldi) la propria competenza. Nel caso della seconda guerra mondiale troppo si conosce per criticare a priori questo libro.

A voi ogni giudizio personale.

Massimo Fusai. Segui su Instagram.