Buon Natale

Buon Natale, di Massimo Fusai.

Buon Natale. Sì, sempre buon Natale. Un nuovo Natale e un nuovo anno che si appresta ad arrivare. Quello passato, il 2021, è stato l’ennesimo anno difficile a causa sempre del virus ancora circolante, però una via di uscita s’intravede. Tutti abbiamo subito delle difficoltà da questa pandemia, chi maggiori, chi minori. Ma qui si parla di libri e quindi alleggeriamo gli argomenti, almeno per una settimana.

È stato un buon anno per chi ama leggere, prolifico di testi interessanti e con autori nuovi e coinvolgenti. Nonostante le difficoltà, l’impegno di pubblicare cose nuove e anche belle è rimasto vivo. Il mondo dell’editoria, agevolata dal ripristino delle fiere e delle esposizioni, ha avuto un piccolo rifiorire di nuove pubblicazioni. In tutto questo una grande mano continua a darla la vendita diretta da web, che comunque ha dato sempre dato modo di tenere in vita tutto.

Quest’anno voglio sfruttare la mia pagina per riproporre un breve elenco di testi portati su questo mio blog, per un ricordo e perché un libro, vecchio o nuovo, non finisce mai di esistere.

Stoner: un testo di riferimento di tecnica letteraria senza precedenti.

Il lago verde: un tema attuale, anche fin troppo: la gestione dei rifiuti. che non si deve immaginare limitata alla terra dei fuochi.

L’urlo del Danubio: un testo di una forza rappresentativa enorme, scritto da un’autrice di grande impegno e vincitore di molti premi di notevole rilievo, persino quest’anno.

Trans-Sibérien: un gustosissimo romanzo avventuroso e storico breve, che ha segnato l’esordio di una scrittrice che definirei interessantissima. Speriamo nel futuro.

Il richiamo del corvo: Il penultimo romanzo di Wilbur Smith che ci ha lasciati quest’anno.

Dungeon: una storia intrisa di sesso e piacere, in un gioco di matura sottomissione e dominio. Un’autrice bravissima sotto speudonimo, ma la classe rimane evidente.

Una rosa tra i capelli: una struttura affatto scontata, che gioca con salti temporali marcati e molto divergenti, un’autrice di grande maturità letteraria.

L’arte della gioia: una storia difficile, scritto da una donna che ha vissuto difficoltà. Un romanzo disatteso dalla cultura ufficiale, divenuto celebre postumo.

L’uomo senza epilogo: una vicenda che si snoda coinvolgente fino a raggiungere i tratti del thriller. L’epilogo segna la conclusione di una storia ma mai la fine di tutto.

Tutta la luce che sei: potrebbe sembrare il romanzo di una qualche autrice di bestsellers americana da come è perfettamente strutturato, invece si tratta di una scrittrice italiana completa a tutti gli effetti e capace di muoversi in un ampio raggio di storie.

Io non ti lascio solo: a piccoli passi un romanzo che si sta facendo strada con forza fino a diventare un film, dando il giusto riconoscimento a un autore di qualità.

Trappole di carta: quando esordire non significa essere dei trentenni in carriera, perché non c’è un limite per poter iniziare un persorso letterario.

Il testimone chiave: lo splendido ritorno di un’autrice con i contro fiocchi e non sto esagerando. Feltrinelli applaude.

Il canto della falena: non è l’esordio della scrittrice segnalata, ma potremmo definirlo tale per il successo strepitoso di questo romanzo giallo. Una nuova stella nel firmamento del giallo giudiziario. Alla faccia di chi sostiene che sono romanzetti da edicola.

Anche domattina: la fine di un amore, che si offre in una maniera tale da non sembrare la fine di un amore. Un esordio bellissimo, una autrice e un romanzo che meritava più attenzione.

Vacanze e altri disastri: divertente, dissacratorio, commevente e sincero. Una raccolta di storie nata per aiutare e lo ha fatto davvero.

Leggere Lolita a Teheran: ho riproposto questo romanzo coinvolgente, in occasione della presa di potere dei Talebani a Kabul. Per ricordare i paesi in cui le regole di vita comune obbligano le donne a un ruolo marginale o nullo.

Muro di nebbia: un autore consolidato, un giallista di livello altissimo. Ha venezia nel cuore e la sa mettere in mostra.

Il delitto di vico San Domenico maggiore: una scrittrice napoletana, specializzata in romanzi gialli e noire. Pone una Napoli romantica e d’altri tempi alla vigilia di tragici avvenimenti mondiali. Un altro bis di grande spessore.

L’acqua del lago non è mai dolce: finalista allo Strega e vincitrice del premio Campiello.

L’incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi: un testo originale e dal carattere debordante e che ha avuto i suoi crediti. Posso solo augurarmi che l’autore prosegua in questo percorso difficile.

Furore: un romanzo monumentale, un autore premio Nobel per la letteratura nel 1962.

Questi e tanti altri libri nel mio blog.

E io direte? Niente, sto al palo e guardo, anzi leggo. Nel mio piccolo cercherò di dare spazio al libro vero, a quell’autore che ha lavorato per il suo risultato e nel mio blog lo potete verificare. A tutti voi ricade l’impegno di comprare romanzi, anche di autori minori (soprattutto aggiungerei).

Buon natale a buon anno nuovo a chi scrive veramente, ci rivediamo nel 2022.

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